Una brusca frenata nel progressivo avvicinamento fra i due poli si verifica con la sconfitta della legge maggioritaria, la cosiddetta legge truffa. In quell'occasione la DC mancò il suo obbiettivo, seppur di poco, nelle elezioni del 7 giugno 1953, in cui non scattò il premio di maggioranza per la coalizione centrista, pur riconoscendo alla DC la conferma di un amplissimo consenso elettorale che lo confermava partito architrave del paese.
Subito si aprì una riflessione di lungo periodo, dove si fecero largo le nuove forze del dinamismo democristiano, guidate dai giovani di Terza Generazione e dai professorini della Cattolica di Milano, con Amintore Fanfani in testa.